Codici Ateco esclusi dal Decreto Ristori…

Codici Ateco esclusi dal Decreto Ristori…

L’APPELLO DI FEDAPI A MEF E MISE: «SI DIA SOSTEGNO A TUTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI»

Dai bonus economici previsti dal Decreto Ristori recentemente emanato risultano esclusi 3 Codici Ateco cui però il bonus spetterebbe di diritto.

Lo fa notare Pietro Vivone, Presidente Nazionale FedAPI – Federazione Artigiani e Piccoli Imprenditori, specificando di quali categorie si tratta: «Dal Decreto Ristori sono stati esclusi i Codici Ateco 85.51.00 – Corsi sportivi e ricreativi, 85.52.01 – Corsi di danza e 56.10.20 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto».

Il Presidente Vivone prosegue: «Abbiamo pertanto lanciato un appello al MEF e al MISE affinché il Decreto Ristori venga integrato con i suddetti codici Ateco, in quanto è impensabile che i personal trainer, i centri di formazione sportiva e culturale, le scuole di danza, rosticcerie e friggitorie non ricevano alcuna forma di sostentamento economico nonostante siano state colpite dall’interruzione forzata delle loro attività al pari di altre categorie che invece hanno già ricevuto una risposta, seppur minima e insufficiente, da parte del Governo».

All’appello del Presidente Nazionale si unisce il Responsabile del Centro Studi FedAPI, il Dott. Antonio Procida, il quale aggiunge: «Siamo molto preoccupati perché oltre al problema sanitario bisogna continuare a fronteggiare la crisi economica ma il Decreto Ristori continua purtroppo la sua strada verso un percorso di inefficacia risolutiva, in primis per la scarsità dei fondi stanziati. Inoltre, il sistema dei Codici ATECO è inefficace perché in moltissimi casi dà luogo a discriminazioni tra situazioni molto simili: tra gli esclusi dai contributi erogati dal governo troviamo, ad esempio, tutte le imprese che svolgono l’attività senza somministrazione, in pratica tutto l’artigianato della ristorazione.

In questa direzione va la nostra richiesta al MISE ed al MEF, nella speranza di immediate risposte, rinnovando come sempre la nostra disponibilità ad un tavolo di emergenza per la gestione Covid».

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